IL Signore degli Anelli-La compagnia dell'Anello-

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Syria Pegasus
view post Posted on 4/11/2008, 16:31





Titolo: Il Signore degli Anelli -La Compagnia dell'Anello-
Anno: 2001
Regista: Peter Jackson


TRAMA:

Il film, pur ispirandosi all'opera di Tolkien, in realtà si prende alcune licenze, come ogni adattamento, ciò però non toglie valore all'opera, che ha comunque cercato di rispettare fedelmente lo spirito dell'autore.

A differenza del romanzo nel prologo del film si narra della seconda era, in cui sono stati forgiati gli anelli, spiegando come Bilbo sia infine entrato in possesso dell'Unico Anello.

La prima parte del prologo, tratta dall'ultimo racconto de Il Silmarillion, narra dei diciannove anelli che Sauron Signore di Mordor ha donato alle razze della Terra di Mezzo: sette anelli sono stati dati ai nani, tre agli elfi e nove ai re degli uomini; tutti questi, però, sono stati ingannati dall'oscuro signore, il quale ne forgiò uno, l'Unico Anello, con lo scopo di dominare tutti gli altri.

Nella battaglia contro Sauron, Isildur taglia a Sauron il dito al quale è infilato l'Unico Anello, ottenendo così un’insperata vittoria. Impossessatosi dell'Anello, si lascia però irretire dal malvagio potere in esso contenuto e non ascolta il consiglio di Elrond, che gli dice di gettarlo nella bocca del vulcano su Monte Fato per sconfiggere definitivamente il nemico.

Questa scelta gli costerà la vita e porterà alla rovina la razza degli uomini, mentre vengono così perse le tracce dell'Anello, che viene in seguito ritrovato da Gollum. Anche l'infelice essere fu corrotto dal malvagio potere di Sauron, finché inspiegabilmente Gollum smarrì l'Anello, forse per volontà dell'oggetto stesso, il quale fu poi ritrovato da Bilbo Baggins.

La storia comincia con i preparativi per il compleanno di Bilbo, impegnato nella stesura della sua autobiografia: Andata e ritorno. Nel frattempo si avvicina al villaggio di Hobbiville lo stregone Gandalf il Grigio, anch'egli invitato ai festeggiamenti.
Durante la festa Bilbo indossa l'anello e scompare, con l'intenzione di andare a Gran Burrone e non farsi ritrovare mai più. Prima della partenza, però, è affrontato da Gandalf, che lo spinge a lasciare l'Anello al nipote Frodo.

Nel frattempo Gandalf studia l'anello, scoprendo la sua origine. La natura dell'anello è confermata indiscutibilmente quando, gettandolo nel fuoco compare l'incisione con il testo:
« Un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli. »


Gandalf riferisce a Frodo che Sauron è risorto spiritualmente per tornare in cerca dell'anello, per questo motivo aveva inviato i Cavalieri Neri' (Nazgul) a Hobbiville. Frodo, spinto da Gandalf, decide di partire per Brea per non far trovare l'anello al nemico. Con lui parte anche Sam, il suo giardiniere, mentre Gandalf si dirige alla torre di Orthanc (a Isengard), per parlare con Saruman, capo dell'Ordine degli Stregoni, in cerca di consigli.

Saruman ha visto quanto sta accadendo tramite il Palantir, la pietra veggente, e ha deciso di schiersi dalla parte dell'Oscuro Signore. Ignaro di ciò Gandalf si reca da lui per informarlo degli eventi ma Saruman cerca di indurlo a prendere la sua posizione. Nasce uno scontro, da cui Gandalf esce sconfitto ed è imprigionato nella torre di Orthanc.

Saruman crea un esercito di orchi al servizio di Sauron, nel frattempo Gandalf scappa grazie all'aiuto di un'amica aquila.

Durante il viaggio i due Hobbit (Frodo e Sam) incontrano gli elfi che stanno lasciando la Terra di Mezzo per non farvi più ritorno; lungo la strada incontrano altri due Hobbit, Merry e Pipino, che si uniranno al loro viaggio, purtroppo sono intercettati e inseguiti dai Cavalieri Neri ma riescono comunque a raggiungere locanda del Puledro impennato a Brea, e lì attendono, invano, l'arrivo di Gandalf. Nella locanda incontrano il ramingo Grampasso.

Frodo per sbaglio indossa l'Anello per la prima volta, diventando invisibile: tutto quello che lo circonda assume un aspetto distorto, circondato da una mistica nebbia. I Cavalieri Neri, attirati dalla forza magica dell'Anello, cercano di ucciderlo, ma il piccolo Hobbit è salvato dall'intervento di Grampasso.

Il’ramingo allora decide di unirsi agli Hobbit per accompagnarli a Gran Burrone da Elrond; durante il viaggio sono raggiunti dai Nazgul che feriscono Frodo con un pugnale di Morgul, e solo l'intervento di Grampasso, che li respinge con il fuoco, evita conseguenze ancor più gravi. Ad aiutare Frodo, che sta male dopo la pugnalata, arriva Arwen che con il suo cavallo lo conduce a Gran Burrone proteggendolo dai Nazgul: qui Elrond lo cura e, al suo risveglio, incontra Gandalf, i suoi amici Hobbit, e suo zio Bilbo (molto invecchiato da quando ha lasciato l'Anello).

Il Consiglio di Elrond si riunisce a Gran Burrone, con rappresentanti di tutte le razze, tra cui Gimli per i nani, Legolas per gli elfi, e Boromir per gli uomini. Prima che si tenga il Consiglio, Arwen annuncia di voler rinunciare alla sua immortalità per vivere da mortale con Grampasso che cerca invano di dissuaderla. Il consiglio decide di distruggere l'anello portandolo a Mordor e gettandolo nel Monte Fato, dove è stato forgiato.

Frodo si offre volontario per compiere la missione e a lui si uniscono Gandalf, Grampasso (che nel frattempo si è rivelato come Aragorn, erede di Isildur e del trono di Gondor), Legolas, Gimli, Boromir, Sam, Pipino e Merry: è questa la compagine che prenderà il nome di "Compagnia dell'Anello". Bilbo regala a Frodo due oggetti magici, che lo aiuteranno nel corso del suo viaggio: Pungolo, una spada incantata che s’illumina non appena ci sono orchi nelle vicinanze, e una corazza fatta di Mithril, un metallo dei nani caratterizzato da grande leggerezza e resistenza. La strada scelta per arrivare alla meta è inizialmente la Breccia di Rohan, da cui si devierà poi per il passo di Caradhras. Alla fine gli ostacoli posti da Saruman, costringeranno il gruppo a passare per le miniere di Moria, territorio di Balin, cugino di Gimli.

Giunti alle miniere scoprono che tutti i nani delle miniere, sono stati sterminati dai Goblin. Un mostro orrendo, il Guardiano del Cancello, blocca la Porta Occidentale di Moria, obbligandoli a proseguire per la strada delle miniere, sulla quale scoprono di essere seguiti da Gollum. Nelle miniere sono attaccati dagli orchi e da un troll di caverna, dopo averli sconfitti, si recano al ponte di Khazad-dum, dove li aggredisce un Balrog di Morgoth. In questo scontro Gandalf, per salvare il resto della compagnia da un nemico aldilà delle possibilità dei mortali, precipita insieme al Balrog nelle profondità della montagna.

Aragorn assume il comando della Compagnia che guida al bosco di Lothlorien, regno della dama della luce Galadriel. Boromir incomincia a nutrire dei dubbi sull'esito della guerra, mentre Frodo vede attraverso lo specchio magico di Galadriel la distruzione della contea da parte degli orchi e la terribile prigionia che aspetta i suoi compagni in caso di fallimento. Le dolorose sensazioni causate dalla visione lo accompagneranno per il resto del viaggio.

La Compagnia lascia il regno di Galadriel con gli omaggi ricevuti dagli elfi e continua il viaggio in canoa, lungo il fiume. Nel frattempo gli Uruk-hai di Saruman vengono da questi lanciati sulle tracce della Compagnia, con l'ordine di catturare tutti gli Hobbit e portarli al cospetto dello stregone. Mentre si riposano sulla sponda del fiume Boromir, offuscato nella ragione dalla vicinanza con l'Anello, tenta di rubarlo, ma Frodo, impaurito, lo indossa. Intanto sopraggiungono gli Uruk-hai, il primo ad affrontarli è Aragorn, che consente così a Frodo, che aveva già in animo di proseguire da solo, di fuggire. In suo aiuto giungono anche Legolas, arciere sopraffino, e Gimli, che abbatte i nemici a colpi d'ascia.

Durante la sua fuga Frodo s’imbatte in Merry e Pipino, i quali richiamano l'attenzione degli orchi di Saruman per salvarlo e permettergli di compiere la sua missione. Boromir si sacrifica a sua volta per salvarli, ma questo non impedisce che i due Hobbit siano catturati.

Frodo, quindi, deciso a proseguire la missione da solo, sale su una delle canoe, ma il fido Sam, per mantenere la parola data a Gandalf, non vuole abbandonarlo e così proseguono il viaggio insieme.
L'ultima scena, tratta dal primo capitolo de Le Due Torri, vede Aragorn, Legolas e Gimli che decidono di andare alla ricerca degli Hobbit rapiti (Merry e Pipino).

PRODUZIONE:

La fase di pre-produzione della trilogia dei film si è avviata nel 1997 è durata quasi tre anni poiché realizzare una trilogia con un budget troppo elevato era molto difficile e impegnativo per molte case di produzione in quei tempi, le riprese del primo e secondo film (girati insieme) è iniziate ufficialmente l'11 ottobre 1999 e si sono terminate il 22 dicembre [[2000]. Il 7 aprile 2001 è stato presentato il primo trailer della Compagnia dell'Anello.

ERRORI:

* Quando Bilbo parte da casa, lasciandovi l'anello, lascia la porta aperta. In seguito Gandalf entra dentro aprendo la stessa porta mai chiusa.
* Dopo aver trovato l'anello, Bilbo sente in lontananza la voce di Gollum, così s'infila l'anello in tasca e rimane in piedi a guardare, mentre la scena si oscura. Il film darebbe ad intendere che i due non si siano mai incontrati, quindi Gollum non poteva sapere chi gli avesse "rubato" l'anello. Nel film "Lo Hobbit" verrà mostrato l'incontro tra Bilbo e Gollum e chiarirà questa imprecisione.
* Durante lo scontro con Saruman, Gandalf perde il bastone e rimane senza per tutta la prigionia a Isengard. Quando Frodo si sveglia a Gran Burrone Gandalf ha di nuovo il bastone con sé. Tuttavia, si può notare che il bastone che ha a Gran Burrone è diverso dal precedente, quindi in qualche modo è riuscito a prenderne un altro.
* Durante l'inseguimento a cavallo uno dei cavalieri neri tenta di afferrare Frodo, si può notare che l'Hobbit ha delle chiazze verdastre sulla faccia che dopo non si notano più.
* Nella scena in cui Aragorn e Arwen sono sul ponte a Rivendell, a un certo punto si può notare che la ragazza muove le labbra quando è lui a parlare.
* In una breve inquadratura di spalle degli Argonath si nota che uno di loro ha il braccio destro alzato, mentre ambedue hanno alzato solo il sinistro.
* Nella scena in cui Aragorn combatte contro Lurtz (il fittizio capo degli Uruk-hai) è lanciato contro un albero e la spada gli vola via, subito dopo quando Lurtz gli lancia addosso allo scudo Aragorn ha di nuovo la spada in mano e la perde nuovamente.

DIFFERENZE CON IL LIBRO:

Come per ogni adattamento di un libro a una sceneggiatura, gli autori hanno dovuto cambiare molte cose della storia, secondo le esigenze. Di seguito, alcune delle modifiche più evidenti:

* La storia della Battaglia dell'Ultima Alleanza raccontata nel prologo è notevolmente semplificata. Nel libro dopo che le forze di Sauron sono state sconfitte fuori da Mordor seguono sette anni di assedio. Inoltre, per quanto riguarda il momento della sconfitta dell'Oscuro Signore, Sauron è abbattuto in realtà da Elendil, il Re degli Uomini e Gil-Galad, Signore degli Elfi, al termine di un lungo scontro nel quale essi stessi perdono la vita. Isildur ha un ruolo notevolmente minore: solo dopo che Sauron è stato sconfitto egli taglia l'anello e lo porta via con sé.

* In diversi punti del film tempo e spazio della storia sono piuttosto contratti. Fra la festa di compleanno di Bilbo, ad esempio, e il momento il cui Gandalf ritorna nella Contea per verificare se l'anello di Bilbo è in effetti l'Unico Anello, passano nel libro ben diciassette anni. Il Frodo che nel libro parte per la sua avventura è infatti decisamente più vecchio. Inoltre anche i tempi per la partenza sono fulminei nel film: nel libro non c'è il senso di urgenza per partire, Frodo decide di andare via da casa Baggins ma trasloca in un altro posto della Contea. E passa un altro anno e mezzo prima che parta realmente per Brea.

* Nel libro ci sono ben quattro capitoli tra la fuga degli Hobbit dagli Spettri dell'Anello e l'arrivo al villaggio di Brea, nei quali i protagonisti attraversano la Vecchia Foresta, incontrano Tom Bombadil (un bislacco e misterioso personaggio che ha grandi poteri, che vive in armonia con la natura e non è tentato né influenzato dai poteri dell'Anello), cadono in uno dei tumuli di Tumulilande e si scontrano con uno degli Spettri dei Tumuli, venendo poi salvati da Bombadil. Tumulilande è anche il posto dove essi trovano le loro armi (che invece nel film sono loro fornite da Aragon a Collevento). Tuttavia una scena dell'edizione estesa di "Le Due Torri" (nella quale Barbalbero salva Merry e Pipino da un albero selvaggio), rievoca la scena in cui Tom Bombadil salva gli hobbit dal Vecchio Uomo Salice, non a caso la frase che pronuncia Bombadil ("Non dovevi svegliarti. Mangia la terra, bevi l'acqua, va a dormire") è la stessa che pronuncia Barbalbero.

* Nel libro tutti gli eventi sono narrati sempre dalla prospettiva degli Hobbit. Scene come quella in cui Gandalf e Saruman parlano e poi si scontrano nella torre di Orthanc (o quelle sui piani di Saruman) non sono narrate direttamente. Se ne apprende la dinamica solo quando sono raccontate da qualcuno.

* Il ruolo di Arwen è stato molto ampliato nel film (in parte prendendo materiale dalle appendici del Signore degli Anelli). Nel libro ad esempio non è Arwen che porta Frodo a Gran Burrone bensì Glorfindel, uno dei più fidati elfi di Elrond. L'onda che spazza via i Cavalieri neri è prodotta dalla magia di Gandalf ed Elrond. Anche l'amore tra Aragorn e Arwen, benché importante, non è mai narrato molto in dettaglio, come invece avviene su schermo.

* Il consiglio di Elrond nel libro è molto più complesso e dettagliato e fornisce molte informazioni sul passato e su tutto quello che è acceduto (informazioni che invece nel film sono parzialmente fornite durante il prologo). Al consiglio inoltre partecipa anche Bilbo il quale, nonostante l'età, si offre di andare a portare l'Anello al Monte Fato.

* Narsil la spada di Isildur nel libro viene riforgiata poco prima che Aragorn parta con la compagnia mentre nel film viene riforgiata poco prima che Aragorn parta per il sentiero dei morti a metà del Ritorno del re. Sempre a proposito della spada di Aragorn, nel libro lui non ne ha una vera fino alla suddetta riforgiatura, infatti a Brea mostra a Frodo come la sua sia in realtà spezzata poco oltre l'elsa.

* L'Osservatore nel lago di fronte all'entrata nelle Miniere di Moria nel libro è qualcosa di misterioso di cui si vedono solo dei tentacoli, non la creatura che si vede nel film.

* Nel libro gli Uruk-hai non sono creati da Saruman, esistono da diversi secoli e sono originari di Mordor. Nel film il loro creatore è Saruman (o perlomeno così è fatto intuire).

* La Compagnia dell'Anello -il libro- finisce prima che Aragorn e gli altri si mettano alla ricerca di Merry e Pipino. Questo nel libro si trova all'inizio delle Due Torri.

* Lurtz, il capo degli Orchi che uccide Boromir, è un personaggio inventato. Sebbene sia potenzialmente coerente con la situazione, non esiste nel libro questo nome e non è mai nominato il capo di quella squadra di Orchi.

* Il cammino evolutivo del personaggio di Aragorn è stato enfatizzato. Nel film egli ha in qualche modo rinunciato a essere Re e non vuole (perlomeno nel primo film) quel tipo di destino. Nel libro in realtà, pur non essendo Re e non avendo ancora deciso rivendicare tale trono, non ha rinunciato a tutto questo e non è così riluttante.



COMMENTO: A parte le differenze con il libro, io lo reputo un film Stupendo, venuto davvero bene contando la lunghezza dell'opera da cui è tratto e sapendo che riadattare un libro ad una versione cinematografica è sempre molto difficile.
Do 9\10, soprattutto a Peter Jackson poichè ha fatto un lavoro magnifico.





 
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DeaGaia
view post Posted on 4/11/2008, 16:46




Si, hai ragione. Il film, anche se fatto molto bene, ha dei piccoli errori.
Gandalf cambierà il bastone nei tre film almeno tre volte.
Il testo comunque è scritto bene. ^_^
Solo una domanda... scriverai la trama anche sul film "le due torri" e " Il ritorno del re" ?
 
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Syria Pegasus
view post Posted on 4/11/2008, 16:47




Sisì, la posterò...puoi metterla anche tu se vuoi...
 
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2 replies since 4/11/2008, 16:31   68 views
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