La porta del Drago

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Syria Pegasus
view post Posted on 17/8/2008, 09:05




LA PORTA DEL DRAGO


parte I: Innocence



"Vai, ci sono tanti altri mondi oltre a questo" sussurrò il Drago alla bambina in procinto di girare il pomello della porta magica. "Ma attenta! non tutto ciò che si trova oltre quella porta è dolce e zuccheroso come l'hai immaginato, dietro al bene si nasconde il male, e molti mondi dall'apperenza fiabesca possono rivelare cuori marci e corrotti" sentenziò lasciando uscire dalle possenti fauci una nube di fumo grigiastro. La bambina spalancò gli occhi, ammirando con stupore gli intricati girigori formati dalle ligue fiammanti del fuoco.
Timidamente alzò la piccola mano per cercare di afferrare la coda della nube ma essa s'infranse.
"Come il fumo l'animo è incostante" continuò il drago scrutandola appena " Se sarai in grado di distinguere il bene avrai vita lunga e sarai fortunata, ma se non vi riuscirai...ti aspetta la morte" la bimba trattenne il fiatto atterrita; con uno scatto si portò le mani al cuore emettendo un flebile lamento.
Gli occhi dorati del drago la fissavano immobili, come se fossero di vetro.
"Desideri ancora aprire quella porta o preferisci rimanere nel tuo mondo di zucchero e orsetti di peluche?" chiese con voce solenne.
La bambina lanciò un'occhiata fugace alla pesante porta in ebano percorrendo con lo sguardo i fini intagli ed i decori a pennello; come poteva una cosa così bella celare un mondo morto, marcio e insanguinato? si chiese senza proferir parola. Gli occhi le si fermarono sul pomello d'orato e per qualche istante il desiderio di sapere le rapì l'animo costringendola a tendere la piccola manina paffuta.
"Ti avverto" sentenziò il Drago con un altro sbuffo di fumo "Da quel mondo non si torna"
Gli occhi grandi della bimba si fermarono in quelli d'orati della possente bestia cercando di scovare le bugie che di fatto non c'erano. Era tutto vero.
Sollevata, corse verso il fondo della stanza ed aprì l'altra porta, quella che i bambini chiamano porta del Gioco e vi entrò donando al Drago un'ultimo, radioso, sorriso.
Quando la bimba se ne fu andata il Drago scivolò giù dal trono in alabastro e si portò di fornte alla porta. Con uno schiocco di fauci inghiottì il legno finemente intarsiato spezzandolo in mille scheggie, il pomello su fuse divenendo miele dorato e scese lungo l'esofago della grande bestia trascinando nel suo fluido vischioso i frammenti degli intarsi e dei dipinti.
Quando la stanza fu di nuovo vuota, buia e nera, il drago storse le fauci in un sorriso e svanì nell'eternità del caos.

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Note: Piccola favoletta scritta un paio di mesi fa, prima parte di tre.

Edited by Syria Pegasus - 17/8/2008, 17:28
 
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Dharthan
view post Posted on 17/8/2008, 10:53




Veramente interessante.

A partire dal dialogo della bambina, che evidentemente rappresenta l'innocenza, col drago della Disillsione:
CITAZIONE
"non tutto quello che si trova dietro quella porta è zuccheroso [...] ,dietro al bene si nasconde il male"

Un racconto non troppo lungo, mancando di divagazioni inutili, e nemmeno troppo corto, come indica la ricchezza dei dettagli della descrizione del fumo come della porta in frantumi o della trasformazione del pomello in miele.

Un racconto veramente ben scritto, a mio parere, che eccellentemente metaforizza la perdita dell'innocenza di una bambina quando viene a contatto con quel mondo reale infido che però si nasconde dietro ad una bella apparenza .

Cosa dire? Difetti ce ne sono davvero pochi.
Un paio di errori di battirura e basta:
CITAZIONE
"osetti di peluche"

(orsetti),
CITAZIONE
"d'orata"

(dorata).

Bella Storia...aspetto la seconda e la terza parte!
 
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Syria Pegasus
view post Posted on 17/8/2008, 16:28




^^ho corretto gli errori...grazie per la recensione!
 
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akagirl
view post Posted on 17/8/2008, 16:36




molto bella e devo dire che mi incuriosice molto ^^ scritta benissimo ^^
 
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Syria Pegasus
view post Posted on 27/9/2008, 15:04




LA PORTA DEL DRAGO
parte II: Immolation



Pigramente, quasi volesse bearsi dell'ultimo miraggio d'oscurità presente nella stanza senza fine, il Drago alzò lo sguardo incontrando due occhi familiari, tempo addietro grandi ed innocenti; distorse la bocca in un ghigno enigmatico lasciando intravedere le lunghe fauci color avorio, attorno alle quali il fumo s'addensa in sottili spirali avvolgendo i lunghi denti appuntiti per ricreare la stessa soggezione che, oramai un decennio prima, aveva acceso la sottile fiamma della paura nel cuore di una bimba ignara.

Ora, la stessa bimba ignara era nuovamente di fronte alla porta, in procinto di girare la manopola.

"Ci sono tanti altri mondi oltre a questo" sussurrò il Drago con tono canzonatorio nella profonda voce vecchia di secoli, con gli occhi ambra liquida screziati di verdazzurro, dalla pupilla fusiforme, fissi in iridi nocciola sapienti e stupide come si può essere solo a diciott'anni.

"Le tue favole non m'incantano più Drago" risponde severa la bimba divenuta ragazza ripensando alle esperienze vissute da quando, intimorita, aveva abbandonato la porta per inseguire il mondo zuccheroso dei bambini "Ora so cos'è il male".

Stretta sul pomello intarsiato, la mano della giovane ebbe un fremito talmente palese che fu notato subito dall'antico guardiano.

"Eppure i tuoi pensieri tradiscono la tua fermezza nel parlare. Hai visto un'altra porzione di mondo iniziando a confrontarti con le fatiche e le perdite, col dolore stesso, se la cosa ti aggrada...ma..." dalle fauci semi aperte uscì un rivolo di fumo che si perse nell'aria immota disegnando spirali intricate e forme bizzarre nelle quali la bimba divenuta ragazza poté riscoprire le sue fantasie di bambina, credute perse durante l'adolescenza. Un nuovo fremito le scosse la mano ed il metallo del quale era formato il pomello le parve innaturalmente freddo e sinistro, quasi fosse un ammonimento per chiunque volesse varcare la soglia.

Il Drago riprese il suo discorso osservando i mutamenti che il tempo crea in un essere umano ingenuo con la pelle del muso increspata in una sorta di sorriso ambiguo.

"...ma ciò che hai provato non è che un'infinitesima parte del male che subirai se varcherai quella soglia"

Un nuovo fremito seguito dal seme del fallimento iniziarono a farsi strada nel animo della giovane.

"Perché mai?" chiese facendo appello a tutto il suo coraggio "Perché dovrei desiderare di rimanere nel mondo da cui provengo? Sono tornata per poter migliorare la mia sorte! Perché sono finalmente pronta a crescere!" la voce piatta diviene un urlo che riecheggia col fragore del tuono in quello spazio immoto ed innaturale nel quale una porta finemente intarsiata e decorata galleggia nel sinistro nero del abisso, costantemente vigilata da un Drago nero accucciato sopra un trono d'alabastro.

La bambina è morta da tempo schiacciata dal peso di una vita popolare, circondata da amici e feste in giardino, da amanti e fidanzati scaricati di punto in bianco.

La bambina è cresciuta morendo in una valle di apparenze e questo il Drago lo sa bene.

"Oltre la porta risiede la verità, la morte, il dolore. La verità ti accecherà al punto di farti brancolare nel buio eterno della notte doverla morte ti coglierà senza pietà, trascinandoti nella Valle di Bruma”

“Non mi importa” afferma sicura la fanciulla ruotando di mezzo giro il pomolo d’oro; la serratura scatta con un fremito, lasciando fuoriuscire dal piccolo spiraglio formatosi tra la porta e la cornice, un piccolo alito di vento freddo, dall’odore raccapricciante.

“Ho provato le gioie e le disgrazie del mondo” sussurra la ragazza colta da un’improvvisa tristezza, “Il sesso, l’odio e l’amicizia tradita ma anche l’amore, la fiducia e la felicità. Cosa può esserci oltre questa porta di più magnifico e spaventoso? La Verità di cui tu parli è stata già vista dai miei occhi!”

Sorride il Drago accoccolato sul pesante ed elaborato trono d’alabastro “Hai menzionato solo futilità” afferma sapiente, “Frivole idee d’una ragazza ancor più frivola e stupida. Cosa vuoi sapere dell’amore e del dolore? Non hai che diciott’anni e sei cieca e stolta; non hai fatto buon oso del tuo potere e della tua sapienza”

“Quale sapienza?” chiede la ragazza indispettita.

“Vedere altri mondi non è prerogativa comune, e questo è un altro mondo” risponde il Drago ghignando.

“Questo è un transito!” sbotta ella, incantata da cieche fantasie “e dietro la porta c’è il vero mondo perfetto!”

L’ennesimo sbuffo di fumo si leva dalle fauci dischiuse del guardiano, mentre con occhi rassegnati osserva la follia sul volto della giovane mortale.

“Sciocca ignorante” mormora prima di scendere dal trono per spezzare la porta tra i denti acuminati, facendola sciogliere fin a divenire miele dal dolce sapore.

Urla la ragazza, disperata. “Fermo! Volevo solamente vivere in un mondo migliore!”

Ma il drago è già sparito lasciandola sola nel buio angolo d’universo in cui, fino a pochi istanti prima, una porta misteriosa scacciava le tenebre col suo fulgore.



“Non rivedrai mai più questo mondo, questa è la punizione per la tua superficialità. Solo gli eletti possono varcare questa soglia”



Ed il Caos le riempì la mente fino a farla impazzire.

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Ecco la seconda parte!
 
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4 replies since 17/8/2008, 09:05   111 views
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