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| Ode alla Luna
Oh placida enigmatica luna, Dalle tre facce sei a noi sentinella. Come Ecate ed Artemide sei ricorrente, Sorta ad armonizzare inferi e terra.
L’una degli incantesimi è regina, Adornata da schiere di spettri. A te s‘avvezza! Oh malandrina E di te calante n’è piena la forma.
L’altra, per antitesi, dea dei boschi e della caccia Dal suo grembo partorì la fertilità della terra. E tu, madre d’ella! Di te crescente, nella maturità resta.
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